Cavalieri

Alla fine del Fiume Stige attendono i sovrani di Abaddon: i Quattro Cavalieri dell'Apocalisse e la loro progenie dàimonica. L'odio per ogni cosa vivente alimenta tutti i dàimon, che vedono l'esistenza come un grande errore. Benché tutti i Cavalieri abbiano iniziato le loro vite da mortali, essi sono completamente dediti all'annichilimento della realtà stessa. In sella ai loro temuti destrieri, i Cavalieri si adoperano per la vera apocalisse. Soltanto quando ogni forma di vita sarà stata spenta la loro missione sarà conclusa e potranno consegnarsi a loro volta all'oblio che li attende.

Soltanto i nichilisti più radicali venerano i Cavalieri. Coloro che cercano di vendicarsi del mondo intero o bramano il potere e si lasciano attirare dalle facili promesse dei Cavalieri, pensando di essere risparmiati dall'apocalittica missione dei loro signori. Non lo sono mai. Per i Cavalieri, i loro seguaci sono del tutto sacrificabili, strumenti con uno scopo finché anch'essi non vengono divorati.

Caronte [NM]

Il Primo Cavaliere, più antico delle sue controparti e Traghettatore dello Stige, è una figura astuta e paziente. Contento di lasciare che i piani prendano piede nel corso del tempo, Caronte offre liberamente il suo potere soltanto per riscuotere la sua parte dell'accordo decenni o persino secoli dopo. In quanto Cavaliere della Morte, Caronte si occupa delle morti miserabili e inutili, prive di qualsiasi fede, pietà o significato, trascinando coloro che periscono nelle profondità della disperazione e del nichilismo di Abaddon e dell'oblio. Caronte è l'ultimo membro vivente dei Cavalieri originali che rovesciarono il Primo Dàimon nel loro scoppio di geloso disprezzo. Possedendo conoscenze dei primissimi giorni dell'esistenza, soltanto lui conosce la vera storia di Abaddon, ma se la tiene per sé. Ciò gli permette di sfruttare le possibilità dei mortali curiosi, spazzando ancora più anime nel suo regno di terrore. Caronte appare come un alto uomo imponente che indossa un mantello sfilacciato e stringe saldamente un bastone munito di lanterna in una mano, ma è credenza comune che questa forma sia solo una facciata. Il vero volto di Caronte potrebbe essere inconoscibile, nascosto alla fine dello Stige all'interno del suo palazzo affondato, la Corte Sommersa. Alcuni teorizzano che questa forma non sia altro che il portavoce di un'entità molto più aliena che si trova sotto le acque dello Stige. In ogni caso, Caronte è un essere senza tempo i cui accordi, le cui promesse e la cui fame insaziabile risalgono all'alba dei tempi. I mortali che provano a estendere la durata naturale della loro vita provocano una fredda ira in Caronte. La sua progenie dàimonica confisca magie e tecnologie capaci di dilationare l'invecchiamento, consegnandole alla Corte Sommersa e riempiendone le tesorerie con artefatti d'immortalità. Caronte lavora attivamente per controllare i Cavalieri più giovani in modo da assicurarsi che presentino un fronte unito agli abitanti di Abaddon e non solo. Gestire l'instancabile sete di sangue di Szuriel, la purulenta paranoia di Apollyon e le indagini esistenziali di Trelmarixian a volte mette alla prova la pazienza del Traghettatore, ma Caronte non dimentica ma che un giorno tutti finiranno nelle sue acque e attende con ansia il giorno in cui lui stesso potrà annegarsi sotto di loro.

  • Editti: porre fine a tutte la vita mortale, sfruttare coloro che temono la morte
  • Anatemi: offrire qualcosa gratuitamente, estendere le vite dei mortali, concedere la vera salvezza ai condannati o ai morenti
  • Allineamenti dei Seguaci: LM, NM, CM
  • Reame: Corte Annegante [Abbadon]
  • Aree di Interesse: morte
  • Adoratori: aspiranti immortali, becchini, non morti, tombaroli, traghettatori, urdefhan
  • Animale Sacro: cavallo, corvo
  • Colori Sacri: verde pallido

Benefici per i Fedeli

Se vuoi saperne di più visita Caronte 1° Edizione

Fonte: Charon