Dèi Esterni e Grandi Antichi

Gli Dèi Esterni, insieme ai Grandi Antichi con cui vengono spesso confusi, sono esseri antichi, imperscrutabili e cosmici. I Grandi Antichi sono titaniche mostruosità imprigionate da tempi immemori sotto il mare, nelle profondità del mondo o su altri pianeti, ma gli Dèi Esterni sono ancora meno comprensibili. Queste insondabili entità si annidano nell'Arazzo Oscuro, lo sterminato vuoto tra le stelle sul Piano Materiale, e sovrastano le altre divinità nella stessa misura in cui esse sovrastano i mortali ordinari.

Venerare queste divinità significa riconoscere una fredda verità: l'universo non ha significato. Ogni cosa cara alle civiltà mortali (virtù, divinità, grandi opere) è un'invenzione dei mortali per distrarsi dalla propria insignificanza. La storia è una confortevole menzogna raccontata perché i mortali hanno paura del buio. L'universo è incommensurabilmente vasto, oltre ogni comprensione, ed esso non si cura della vita. In definitiva, ogni creatura è sola e nessuno la piange né la ama. E giacché la vita non ha significato né scopo, l'autoindulgenza e il nichilismo sono le sole risposte razionali.

Azathoth [CN]

Azathoth è il Dàimon Sultano e il Caos Primevo, una massa ribollente di potenza distruttiva e trasformativa dalle dimensioni di un sole che risiede nell'oscurità tra le stelle, in profondità nel centro dell'universo. Lì, mascherato alla vista mortale da un velo di colori turbinanti, è circondato dagli altri Dèi Esterni che compongono la sua corte, danzando e volteggiandogli attorno senza fine, riempiendo lo spazio con il suono di flauti agghiaccianti. Azathoth è completamente inconsapevole di quei pochi che sono arrivati a riverirlo e adorarlo, e non si cura di loro. È precisamente questa cieca natura noncurante che rende Azathoth la perfetta incarnazione di un universo cieco e noncurante. Il nome di Azathoth ha tuttavia molto potere sugli Dèi Esterni quando invocato in modo appropriato. È stato anche evocato da sacerdoti mortali, a volte, e sebbene queste evocazioni attraggano solo un minuscolo frammento della sua attenzione e si manifestino con una forma diversa da quella del Caos Primevo, esse portano nondimeno alla distruzione su enorme scala.

Nel suo cosmico contorcersi, Azathoth a volta scaglia semi che viaggiano attraverso il cosmo come maligne comete o meteore, finché non finiscono per schiantarsi su qualche pianeta. Lì esse si sviluppano e riproducono, portando catastrofica rovina su quel mondo. Azathoth è anche associato ai bizzarri uccelli rettiliani noti come shantak; quando un mortale tenta (scioccamente) di fare di uno shantak la propria cavalcatura ma manca della forza di volontà per mantenere il controllo sulla creatura, lo shantak vola nelle profondità dello spazio con mezzi impossibili da quantificare, portando il suo sfortunato passeggero fino alla corte di Azathoth per un ultimo sguardo nella terrificante verità dell'universo.

  • Editti: radunare una corte di devoti, creare flauti dissonanti o balbettii discordanti
  • Anatemi: nessuno
  • Allineamenti dei Seguaci: CN, CM
  • Reame: Centro del Piano Materiale
  • Aree di Interesse: entropia, follia, distruzione insensata
  • Adoratori: culti antichi, manti assassini, neothelid
  • Animale Sacro: nessuno
  • Colori Sacri: nero e bianco

Benefici per i Fedeli

Se vuoi saperne di più visita Azathoth 1° Edizione

Fonte: Azathoth