Creatura

Un siabrae è un abominio. Un Druido scheletrico o una Strega selvaggia, con ossa della stessa consistenza della pietra e corna di roccia che fuoriescono da un teschio grossolano, sono individui che hanno volontariamente pagato il prezzo più alto per proteggere il mondo naturale. Di rado per loro le cose vanno per il verso giusto. I Druidi e le Streghe selvagge proteggono l'ambiente di Golarion da una serie di minacce: invasioni demoniache, corruzioni ultraterrene, avidità e cupidigia terrene. Talvolta, devono fronteggiare sfide ben più grandi delle loro capacità e affrontare forze che non possono sconfiggere. Tale Druido, che assiste alla distruzione di tutto ciò che ha protetto, potrebbe tentare l'impensabile. Potrebbe eseguire il rituale chiamato Accogliere l'Anima Piagata. Con una preghiera disperata e un cruento sacrificio di sangue, il Druido diventa un siabrae, accogliendo la corruzione della terra dentro di sé e legandosi a essa, così da sopravvivere e combattere i mostri al servizio della natura. Pochissimi di loro riescono a usare questo nuovo potere per salvare le proprie terre, così la leggenda del rituale cresce. Il più delle volte, però, il Druido diventa un guardiano corrotto di qualcosa che non dev'essere più salvato, la terra che proteggono una macabra imitazione della natura rigogliosa. Molti siabrae sono fieri e rancorosi, ossessionati dal dovere e considerano i loro fratelli viventi codardi e traditori.

Nome Livello
Siabrae 16

Creare un Siabrae

Un siabrae può essere creato a partire da ogni Incantatore Primevo, a condizione che abbia la capacità di lanciare un Rituale di non morte come incantatore primario (che solitamente può essere eseguito solo da un incantatore capace di lanciare incantesimi di 6° livello). Per creare un siabrae, segui questi passaggi:

Capacità dei Siabrae

Un siabrae riceve i tratti Terra e Non Morto e diventa Malvagio. I siabrae perdono tutte le capacità che derivano dall'essere una creatura vivente della loro specie di partenza. Un siabrae ottiene le seguenti capacità.

  • Scurovisione
  • Percezione Tellurica: (Imprecisa) 18 metri
  • Guarigione Negativa
  • Rinascita: (Necromanzia, Primevo) Quando un siabrae viene distrutto, può eseguire una Prova Semplice con CD 10 (la supera automaticamente se si si trova su un terreno devastato o malato, e fallisce automaticamente se si trova su suolo sacro). Se la Prova Semplice ha Successo, il corpo del siabrae si riduce in polvere e scompare nel terreno. Dopo 1d10 giorni, il corpo del siabrae si riforma da una massa di pietra grande a sufficienza da creare un nuovo corpo; questa pietra si trova in un luogo casuale nel raggio di 1d10 x 1,8 km dal luogo dove è stato distrutto. Il siabrae emerge dalla pietra col fragore di un tuono, ma senza equipaggiamento.
  • Immunità: Effetti di Morte, Malattia, Paralizzato, Privo di Sensi, Veleno
  • Resistenze: Fuoco 20, Fisico 15 (eccetto Contundente Magico)
  • Velocità: Il siabrae guadagna una Velocità di Scavare pari alla sua Velocità sul terreno e la capacità Scivolare nella Terra.
  • Corna di Pietra: Sulla testa del siabrae crescono corna rocciose che gli conferiscono un attacco con le corna che infligge 1d6+2 Danni Contundenti ogni 3 livelli e infligge frammenti rocciosi. Se il siabrae lo desidera, può tenere le corna anche quando sotto metamorfosi, utilizzando le normali statistiche delle corna di pietra per attaccare.
  • Frammenti Rocciosi: (Incapacitazione, Maledizione, Necromanzia, Primevo, Terra) Piccoli frammenti rocciosi si separano dalle corna del siabrae quando attacca, infilandosi nelle ferite del bersaglio e infliggendo una terribile Maledizione. Una creatura ferita dall'attacco corna di pietra del siabrae deve superare un TS su Tempra contro la CD di Incantesimo del siabrae -4 o è Maldestra 2 per 1d4 round. Se la creatura subisce un Fallimento Critico, o se subisce un Fallimento mentre è già Maldestra 2 o superiore, la creatura è Pietrificata.
  • Maestria della Piaga: Uno o più incantesimi o effetti del siabrae che normalmente funzionerebbero solo sugli Animali possono influenzare anche gli Animali Non Morti. Inoltre, ogni Animale che il siabrae evoca o di cui assume le sembianze sembra malato, denutrito, o addirittura morto e in putrefazione (ciò non ne influenza le statistiche).
  • Miasma: (Aura, Malattia, Primevo) 6 metri, CD pari alla CD di Incantesimo del siabrae -4. Una creatura che entra nell'aura o comincia il suo turno nell'aura diventa Nauseata 2 con un Fallimento (Nauseata 4 con un Fallimento Critico). Un Animale, un Fatato, o un Vegetale che subisce un Fallimento subisce invece un Fallimento Critico. A prescindere dal risultato del Tiro Salvezza, la creatura è temporaneamente immune al miasma del siabrae per 1 minuto.
  • Scivolare nella Terra: Il siabrae può Scavare attraverso qualsiasi materia di terra, inclusa la roccia. Quando lo fa, il siabrae si muove alla sua piena Velocità di Scavare, non lasciando alcun tunnel o segno del suo passaggio.

Alleati Innaturali

Poche creazioni della natura sopportano di lavorare con un siabrae; il loro innato miasma di malessere è troppo forte. Molti siabrae usano i Non Morti come servitori, specialmente gli Animali Non Morti. Talvolta si alleano con un Non Morto senziente o con un Fatato ripugnante, ma queste alleanze sono dettate dalla convenienza.

La Setta delle Selve Rocciose

Un tempo membri della Fede Verde, i Druidi del Sarkoris combatterono a lungo e con lo stesso coraggio di tutti contro l'invasione dei Demoni fuoriusciti dalla Piaga del Mondo. Quando ogni speranza fu perduta, una fazione usò il rituale per Accogliere l'Anima Piagata, trasformandosi in Non Morti che si annidano nelle Selve Rocciose.

Anni dopo la caduta del Sarkoris, questi Druidi crearono una loro versione corrotta della Fede Verde, abbracciando la non morte e l'orrore come verità ultime del mondo. Anche se molti siabrae sono creature solitarie, la Setta delle Selve Rocciose è un culto organizzato, ancora attivo nella Cicatrice del Sarkoris. Per il momento resistono all'intrusione di Tar-Baphon, nonostante entrambi siano Non Morti, ma non sono certamente amici dei vivi.


Fonte: Siabrae