Uroboro

Gli uroboro sono l'incarnazione dell'eternità. Anche se sono più noti sotto forma di simboli, spesso scarabocchiati sui margini dei torni alchemici, in pochi sanno che questi mostri esistono davvero nel Piano Astrale, dove volano attraverso il vuoto grigio argenteo come una ruota serpentiforme. L'uroboro è solitamente rappresentato come un serpente che si divora la coda. Questo simbolo circolare è sinonimo dell'infinito, dell'autosufficienza e dell'eterna unità.

La forma di un uroboro esemplifica l'insondabile concetto di infinito. Il suo corpo ondulante è composto di serpenti più piccoli, che a loro volta sono composti di serpenti ancora più piccoli, e così via senza fine. Queste componenti più piccole sono altri uroboro che si divorano la coda e che vivono in un eterno ciclo di creazione e distruzione. È una creatura enorme che dà vita a un anello di circa 15 metri di diametro dal peso di centinaia di tonnellate.

La caratteristica più particolare di un uroboro è la sua capacità di generare quasi istantaneamente nuova carne e di guarire da quasi ogni tipo di ferita. Questa intensa capacità rigenerativa deriva in parte dal sangue magico dell'uroboro, che si dice abbia molte proprietà miracolose.

Anche se il suo comportamento imperscrutabile suggerisce che un uroboro sia Privo di Intelletto, la creatura vanta una primitiva intelligenza e, sebbene non sia in grado di parlare, può comprendere quello che le viene detto. Sono dotati di una volontà istintiva, quasi ossessiva, di sopravvivere e di difendersi selvaggiamente non appena si sentono anche solo lievemente minacciati. Spesso queste minacce coincidono semplicemente con l'essere visti dall'uroboro, motivo per cui le altre creature Astrali si tengono a debita distanza da questi potenti esseri. La sola creatura che un uroboro ignora è un altro uroboro, ma sono così incredibilmente rari che questi incontri accadono non più di una volta per era.

Essendo totalmente autosufficienti, gli uroboro raramente si degnano di abbandonare l'auto consunzione per interagire con il Piano Materiale. La creatura è comunque in grado di causare tremende distruzioni che superano di gran lunga quello che potrebbe provocare sfruttando semplicemente la sua taglia enorme. Lasciato a se stesso, un uroboro vaga per il Piano Astrale in cicli che attraversano i secoli, seguendo uno schema troppo lungo e complesso da tracciare per un mortale, e ancor meno da comprendere. Se tuttavia viene evocato sul Piano Materiale, un uroboro inizia rapidamente il ciclo di rinnovamento per il quale è più noto, a partire dalla sua prima fase: la distruzione.

Nome Livello
Uroboro 21
Diffusione nella Mitologia

Le rappresentazioni degli uroboro variano a seconda delle culture di Golarion. Alcune immagini mostrano un Drago che si nutre della propria coda, e indicano la possibile esistenza di diversi tipi di uroboro. Il primo uroboro era descritto come "quello raccolto a spirale", e alcune credenze gli attribuiscono l'espansione dell'universo e la definizione della natura ciclica della vita e della riproduzione. Oggi si pensa che sia diventato la barriera del Piano Astrale.

Sangue Uroboro

Gli alchimisti hanno tentato innumerevoli volte di imbrigliare l'impressionante potere rigenerativo del sangue uroboro. Gli esperimenti con questo sangue sono però andati incontro a inconvenienti altrettanto immensi quali il risultato che si voleva conseguire. Si sospetta che il sangue possa essere usato al posto dei diamanti nel rituale Resuscitare per riportare in vita coloro che il rituale normale non riesce a salvare, o che possa essere trattato per creare un potente Elisir di Guarigione. La maggior parte dei tentativi sono tuttavia falliti, con i soggetti colpiti da mutazioni serpentiformi e i corpi resuscitati degenerati in ammassi di serpenti. Al di là della difficoltà d'utilizzo, il sangue è raro e abbastanza potente da possedere un certo valore. Alcuni ricchi necromanti hanno sprecato litri di sangue prezioso in rituali ripetutamente falliti.


Fonte: Ouroboros