Samsaran

Le vite mortali dei samsaran sono definite da una connessione unica con il ciclo della vita e della morte. Tendenzialmente solitari, i samsaran hanno una corporatura delicata, occhi enigmatici privi di pupilla e il sangue trasparente come l'acqua. Quando un samsaran muore, il suo corpo svanisce e la sua anima si reincarna istantaneamente in un neonato da qualche parte sullo stesso piano: solitamente un altro samsaran, ma occasionalmente anche un Umanoide di una stirpe diversa.

Nonostante tutti i samsaran abbiano una comprensione innata della loro natura, consciamente si ricordano poco della loro vita precedente. Alcuni sono tuttavia occasionalmente colpiti da ricordi sconclusionati o da lampi di deja vu connessi a una vita precedentemente vissuta che possono conferire loro la reputazione di saggezza soprannaturale e di capacità di visione. La maggior parte dei samsaran preferisce condurre una vita di studi ricca di momenti di profonda riflessione. La loro visione è focalizzata sull'eternità e sull'illuminazione, mentre i vantaggi del breve periodo che si possono ottenere nel corso di una singola esistenza non suscitano il loro interesse. Un samsaran pone termine al suo ciclo di rinascite solo tramite il raggiungimento di uno stato perfetto di illuminazione, oppure fallendo tanto miseramente nel raggiungere l'armonia da finire in un tragico aldilà.

La casa ancestrale dei samsaran si trova nello Zi Ha, una remota nazione montuosa dello Man Xia. Queste pericolose montagne aiutano i samsaran a custodire la solitudine che molti di essi amano e, a ulteriore protezione, usano illusioni fuorvianti, ripari difensivi e fortificazioni sicure.

Nome Livello
Samsaran Anacoreta 1
Il Ciclo Eterno

I samsaran raramente hanno dei figli, e spesso mandano la loro prole a essere cresciuta presso le società umane, dove trascorrono una vita simile a quella dei loro famigliari adottivi. Queste proli occasionalmente si reincarnano come veri e propri samsaran. Questo influsso di nuove anime bilancia quelle che, dopo aver vissuto un'esistenza ideale, attraversano finalmente il Fiume delle Anime.


Fonte: [1]