Penanggalan

I penanggalan si nutrono del sangue e delle interiora dei giovani. Quando la loro fame cannibalistica colpisce, i penanggalan bagnano il loro corpo in una sostanza alchemica che ha un odore simile all'aceto. Una volta immersi nell'intruglio, il loro collo si lacera da una parte all'altra permettendo alla testa di galleggiare verso l'alto e ai polmoni, allo stomaco e agli intestini di uscire. Lasciano il loro corpo nel bagno d'aceto, quasi come un granchio che fa la muta abbandona il suo vecchio guscio, quindi volano via alla ricerca di una vittima piena di sangue e interiora.

Nonostante siano creature grottesche quando affamate, i penanggalan appaiono giovani e in salute quando "indossano" il loro corpo. La natura della loro esistenza deriva dalla frequentazione di esseri ultraterreni che, in cambio di un malvagio appetito per i giovani, hanno donato loro una vita di perenne gioventù, anche se non immortale. Invecchiano e muoiono normalmente, esattamente come le persone che erano un tempo, ma rimangono giovani per tutta la loro esistenza.

Identificare un penanggalan tra la popolazione non è facile. La vaga cicatrice che gira intorno al suo collo nel punto della separazione può essere spiegata come una macchia cutanea, e può essere anche nascosta da una collana vistosa. Anche il leggero odore aspro del corpo conservato del penanggalan, nonostante sia strano, non è del tutto insolito tra il sudore dei tropici che frequentano.

Nome Livello
Penanggalan 5
Altri Tanggal

Come i penanggalan, altri Tanggal si nutrono di carne e si separano dal loro corpo in qualche modo. Tali creature hanno anche le loro debolezze. Il Manananggal si separa dai fianchi piuttosto che dal collo, e l'odore di aceto li disgusta invece di segnalare la loro presenza. Anche il balan-balan si divide dal collo come il penanggalan, ma lascia nella bara un tronco di banano avvolto da un'illusione che assomiglia al cadavere sottratto.


Fonte: Penanggalan